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Preparazione e Tattica

Articolo in collaborazione con Ivano Molin e Luciano Fontana

Preparazione

concorrenti in garaPochi seguono allenamenti specifici per questa gara: di solito gli atleti che vi partecipano hanno un loro programma di allenamento basato sulla quantità e questo è già sufficiente per finire senza problemi la Camignada, che quindi viene inserita come appuntamento intermedio in una più generale preparazione personale.

Sicuramente seguendo una preparazione mirata all'appuntamento si potrebbe migliorare il proprio personale, ma per molti atleti non vale la pena in quanto andrebbe a influire negativamente sui risultati di quegli appuntamenti cui puntano maggiormente.

A livello di alimentazione è preferibile nei due giorni precedenti consumare soprattutto carboidrati per non esaurire le scorte di glicogeno.

Durante la gara è molto comodo avere un Camel Bag (zainetto dotato di cannetta che contiene circa 1 litro e 1/2 di liquido).

E' importante bere a piccoli sorsi ad intervalli di 10 minuti circa, in quanto se si aspetta di sentire la sete è ormai troppo tardi! Nella bevanda è consigliato mettere anche maltodestrine non troppo concentrate per evitare di "intasarsi". Negli ultimi km si può bere del caffè zuccherato che può dare un aiuto per lo "sprint" finale (attenzione a non berlo troppo presto perché la caffeina dà un incremento della prestazione ma si esaurisce velocemente!).

Alimenti solidi: alcuni non ne consumano, ma è consigliabile avere con sè delle barrette energetiche o delle bustine di carboidrati liquidi da prendere nella prima parte della gara.

E' sempre consigliabile provare prima ogni tipo di bevanda o alimento in quanto non tutti danno lo stesso beneficio e anzi si possono avere degli effetti negativi con il medesimo prodotto!

Un consiglio sulle scarpe: mai usare scarpe nuove ma sempre già usate e che abbiano un buon battistrada. Consigliate le normali scarpe da running, in quanto nei brevi tratti di asfalto una scarpa troppo pesante o dura darebbe dei problemi. Per chi non ha troppe velleità e si accontenta di camminare è invece preferibile adottare una scarpa protettiva per non avere problemi soprattutto nella lunga discesa.

Tattica

concorrenti in garaLa tattica di gara dipende molto dalle caratteristiche personali degli atleti: c'è chi patisce la salita al rifugio Auronzo, che è molto ripida, e si trova più a suo agio sulle salite sucessive, c'è invece chi fa subito la differenza nella prima salita.

Visto il grosso dislivello per arrivare al rifugio Auronzo è sempre meglio approfittare del tratto pianeggiante fino al Lavaredo per sciogliere le gambe (nei limiti del possibile!) in vista delle salite sucessive.
E' fondamentale l'ultima salita alla Forcella Giralba dove, se si è partiti troppo forte, si può compromettere la gara.
Meglio sempre andare in progressione senza strafare neanche nella discesa dalla Val Giralba: se non si è concentrati e si è stanchi si rischia di slogarsi una caviglia.

Gli ultimi chilometri si coprono quasi sempre ad orari molto caldi ed è importantissimo continuare a idratarsi.
Essendo una gara un pò anomala per dislivelli e lunghezza molte volte atleti anche quotati non sono riusciti ad ottenere grossi risultati, perchè è fondamentale averla portata a termine più volte e conoscere come reagisce il proprio fisico.

 

 
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