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“Francesco Mazzetta” - Sentiero attrezzato

 

Acque Rosse 1350 m – Casera Aiàrnola 1602 m (incrocio sent. segn. 164) 1618 m – Inn. sent. segn. 153; inizio tratto a doppia numerazione 152-153, 1991 m – Fine tratto a doppia numerazione, circa 1970 m – Forcella di Tacco 2347 m – Inn. sent. segn. 123 (inizio tratto a doppia numerazione 123-152) – Biv. Gera (fine tratto a doppia numerazione) 2240 m – Forcella Anna 2570 m – Ciadìn dei Bagni – Forcella dei Camosci 2101 m – Inn. via ferrata “Aldo Roghel” – Rif. Berti (innesto sent. attrezzato segn. 101) 1950 m.

Dislivello: in salita 1380 m, in discesa 810 m; difficoltà: EEA; tempo di percorrenza medio: ore 6-7; comuni attraversati: Comelico Superiore, Auronzo di Cadore; quota massima: Forcella Anna 2570 m; periodo consigliato: da luglio a settembre; cartografia: Tabacco foglio 017; rifugi e punti di appoggio: Biv. Piovan e Rif. A. Berti (0435 67155).

Breve descrizione: da Pàdola (in territorio amministrativo della C.M. Comelico e Sappada)si imbocca la stradina asfaltata che risale il Torr. Aiàrnola in sinistra idrografica, fino a giungere alla località Acque Rosse (tab.; ampio tornante con possibilità di parcheggio auto). Si segue quindi la strada sterrata che, in direzione Ovest, risale la costa boscosa che affianca il torrente; la strada lascia il posto ad una buona mulattiera che, dopo ripida risalita, svolta a sinistra e, con modesta pendenza, raggiunge la Casera Aiàrnola, incrociando il sent. segn. 164 (tab.). Lasciatala alle nostre spalle si punta ad Ovest, seguendo l’ampia strada forestale che conduce in breve al bivio in cui (tab.), a sinistra, il nostro segn. 152 si stacca dal segn. 164. La traccia risale fra larici e mughi, affiancando il Giao Giauzei, in direzione del ghiaioso catino che contorna la base della Croda di Tacco e della Cima di Pàdola, giungendo in breve ad incontrare a destra (tralasciare), una traccia di sentiero (tab.) diretta al Col della Tenda. Più in alto si incrocia il sent. segn. 153 che, a destra (segnavia su massi, tralasciare), sale verso la Forcella della Rocca da Campo. Si attraversa invece verso Sud, su tratto con segn. 152-153, il largo canalone ghiaioso (che inizia alla base della Forcella di Pàdola), fino ad incontrare il successivo bivio con il sent. segn. 153. Da qui, sempre verso Ovest, si risalgono faticosamente le balze erbose sotto la Croda di Tacco, deviando quindi a sinistra, diagonalmente, in direzione della Forcella di Tacco, poco prima della quale si incontrano le prime funi metalliche del sent. attrezzato “Francesco Mazzetta”. In un ambiente di grande suggestione, aiutati nei punti più esposti dalle attrezzature fisse, ci si cala lungo i fianchi meridionali della Croda di Tacco per poi traversare la sua base occidentale in direzione del Biv. Gera, poco prima del quale si incrocia il sent. segn. 123. Dal bivacco (tab.) si tralascia a destra la traccia segn. 123 che risale la fiancata orientale del Ciadìn de Ambata in direzione dell’omonima forcella, puntando invece a Nord-Ovest (sempre per tracce) a risalire verso destra l’ampio pendio detritico cui fa da corona Forcella Anna. Oltrepassatala, si scende nell’opposto versante per ripido canalone (solitamente, nella sua parte più alta, con presenza di neve dura fino a metà luglio) incontrando a destra il sent. segn. 123 che sale al Biv. Piovan. Si continua per poco in discesa, deviando quindi a sinistra ad attraversare, su buona traccia, l’ampio Ciadìn dei Bagni in direzione della Forcella dei Camosci, superata la quale, sempre per ghiaie, si giunge infine al Rif. Berti.

 
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