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Lago d’Antórno – Monte Piana (Capanna Carducci)

 

Lago d’Antórno 1866 m – Forcella Bassa 1880 m – Forcella de Mèdo 1908 m – Forcella Àuta 1984 m – Rif. Bosi 2205 m – Capanna e Piramide Carducci (a pochi passi dal confine con la Provincia di Bolzano; innesto sent. attrezzato segn. 111 “Valón dei Castrati”) 2316 m.

Dislivello: in salita 450 m; difficoltà: E; tempo di percorrenza medio: ore 1.30; comuni attraversati: Auronzo di Cadore; quota massima: Piramide Carducci 2316 m; periodo consigliato: da giugno a settembre; cartografia: Tabacco foglio 017; rifugi e punti di appoggio: Rif. Bosi (0435 39034).

Breve descrizione: da Misurina si segue la strada che sale alle Tre Cime di Lavaredo fino al Lago d’Antórno, nei cui pressi si lascia l’auto. Si prosegue da qui in direzione Nord (verso le Tre Cime), sul lato sinistro della strada, fino ad incontrare una vistosa traccia che si stacca a sinistra, dove la rotabile inizia a discendere verso il casello di pedaggio. Su un abete rosso sono poste due tab., una indicante il Rif. Bosi e l’altra, gialla, indicante il “Museo storico all’aperto” di Monte Piana. Ci si inoltra, su ottima traccia sostanzialmente pianeggiante, nel fresco bosco, ai piedi del versante Nord del Col de la Selva, giungendo a Forcella Bassa, dove si incrocia una recente strada forestale a fondo asfaltato; un tempo la pista continuava raggiungendo Forcella de Mèdo e Forcella Àuta su largo e buon tracciato sterrato poi allargato, per esigenze forestali, nel 2004 e infine asfaltato nel corso del 2005; per questa ragione, da qui fino al Rif. Bosi, la salita si farà su strada con fondo asfaltato, chiusa al traffico fino a Forcella Àuta da cui, fino al rif., potranno transitare le sole navette che fanno servizio di trasporto passeggeri da Misurina. A Forcella Àuta, dove la strada forestale da noi percorsa confluisce nella rotabile che sale al Rif. Bosi, il luminoso lariceto si apre, lasciandoci vedere verso Est la poderosa mole delle Tre Cime di Lavaredo che svetta oltre le modeste elevazioni del Sasso di Landro e della Croda del Rifugio, che pur fanno parte del Gruppo. I bassi mughi lungo la strada di salita permetteranno ora allo sguardo di spaziare su uno dei più suggestivi panorami dolomitici; giunti al Rif. Bosi si devia bruscamente a sinistra per seguire la larga strada sterrata che, attraversando il tavolato della sommità Sud del Monte Piana, giunge alla Piramide dedicata al poeta Giosuè Carducci. Questo brullo tavolato è stato teatro di sanguinose vicende durante lo svolgimento della Grande Guerra e non vi è luogo qui che non ne riporti traccia. All’interno del Rif. Bosi si può visitare un’interessante raccolta di cimeli del periodo bellico.

 

 
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