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Home Sentieri 119 - Casello pedaggio sulla strada per il Rif. Auronzo alle Tre Cime – Alta Val Marzón

Casello pedaggio sulla strada per il Rif. Auronzo
alle Tre Cime – Alta Val Marzón

 

Casello pedaggio sulla strada per il Rif. Auronzo alle Tre Cime (innesto sent. segn. 108) 1851 m – Ciadìn de Rinbianco – Forcella Rinbianco (incrocio sent. attrezzato segn. 117 “Alberto Bonacossa”) 2176 m – Val de le Cianpedèle – Alta Val Marzón, Casón de la Pala (innesto sent. segn. 1104) 1506 m.

Dislivello: in salita 325 m, in discesa 670 m; difficoltà: EE; tempo di percorrenza medio: ore 2.30; comuni attraversati: Auronzo di Cadore; quota massima: Forcella di Rinfianco 2176 m; periodo consigliato: da giugno a settembre; cartografia: Tabacco foglio 017; rifugi e punti di appoggio: ==.

Breve descrizione: da Misurina si percorre la strada che sale al Rif. Auronzo fino al parcheggio antistante il casello del pedaggio. Lasciata qui l’auto si imbocca l’ampia strada sterrata con segn. 119, lasciandoci alle spalle il tavolato del Monte Piana e l’enorme scoglio roccioso del Cristallo e del Cristallino di Misurina; alla nostra sinistra il susseguirsi delle punte del Monte Rudo, cui è giustapposta l’umile ma panoramicissima Croda de l’Àrghena che digrada nell’omonima forc.. Davanti a noi intravediamo la mole delle Tre Cime di Lavaredo dall’aspetto severo che cela, per ora, la propria regale eleganza. Si procede sull’ampia strada in mezzo al bosco rado di larici e cembri, fino a raggiungere un’ampia radura prativa alla base della soglia del Ciadìn de Rinbianco. Qui si tralascia a sinistra la stradicciola che sale al Rif. Auronzo, lambendo il Ciadìn de le Bisse, per procedere lungo buon sentiero giungendo alle prime lingue di ghiaia che inframmezzano il prato alpino, e da qui salire più decisamente lungo una vallecola corrugata da spuntoni rocciosi. Superata la soglia del Ciadìn de Rinbianco si entra nel suo mondo fatato e delicato; superati alcuni grossi e suggestivi massi puntiamo alla Forcella di Rinbianco che si profila in alto, raggiunta la quale potremmo soffermarci ad ammirare il grandioso panorama; alle nostre spalle, a fondovalle in mezzo all’ampio pascolo, la curiosa sagoma ottagonale della Malga Rinbianco (servizio di ristoro). Dopo aver incrociato il sent. attrezzato segn. 177 “A. Bonacossa”, proveniente dal Rif. Fonda Savio e diretto al Rif. Auronzo, si inizia la discesa a zigzag dell’ampia, quanto selvaggia e baranciosa, Val de le Cianpedèle, cui fa da sfondo la muraglia della Croda dei Toni. Nella progressiva perdita di quota lungo la valle, mentre i profili della Pala del Màrden e dei Campanili dei Toni si fanno sempre più netti sulla imperante Croda dei Toni, incontriamo le immense lingue di ghiaia colate dalle valli trasversali, che in vari punti hanno letteralmente coperto il sentiero i cui segnavia sono peraltro visibili, posti sulle magre betulle che emergono dalla ghiaia, tipica specie pioniera dei macereti. In breve quindi, su evidente traccia, si giunge all’innesto con il sentiero segn. 1104 in Alta Val Marzón.

 
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